A 100 anni dalla Grande Guerra: l’azione interventista e i traslati figurativi del movimento futurista

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Descrizione

Storia dell’arte 146-148, 2017

Francesco Leone

A 100 anni dalla Grande Guerra: l’azione interventista e i traslati figurativi del movimento futurista

In prossimità del centenario che ricorda il termine della Grande Guerra, l’articolo ripercorre le vicende artistiche, le circostanze storiche e i convincimenti teorici che legarono il movimento futurista agli eventi e ai temi di quell’accadimento epocale. Prima l’apologia della guerra e l’attivismo interventista e poi il deflagrare del conflitto anche in Italia nel maggio del 1915 diedero vita all’interno del Futurismo a uno straordinario coinvolgimento estetico, in cui ai più alti livelli si dispiegò tutta la portata rivoluzionaria dei concetti cardine dell’arte futurista. Fiancheggiati dalla forza intellettuale di Marinetti, i futuristi Balla, Severini, Carrà, Sironi, Depero, Boccioni furono profondamente affascinati dalle visioni e dagli scenari nuovi, sconcertanti ma anche ricchi di appeal creativo portati alla ribalta dalla guerra. L’articolo analizza gli esiti artistici di questo incontro-scontro, soffermandosi con maggiore attenzione su Balla e Severini. Le Dimostrazioni interventiste del primo e i dipinti di congegni bellici del secondo, realizzati tra 1914 e 1915, hanno infatti rappresentato gli esiti più alti di questa equazione tra arte e guerra all’interno del Futurismo.

Informazioni aggiuntive

Numero

146/148