«Concetti morali espressi in pittura». Giulio Rospigliosi, Nicolas Poussin, Salvator Rosa

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Descrizione

Storia dell’arte 146-148, 2017

Michela Gianfranceschi

«Concetti morali espressi in pittura». Giulio Rospigliosi, Nicolas Poussin, Salvator Rosa

Il saggio indaga l’affinità intellettuale tra Giulio Rospigliosi, poi papa Clemente IX, e Nicolas Poussin quando entrambi, negli anni Trenta del XVII secolo a Roma, erano legati alla cerchia dei Barberini. Attraverso serrati confronti tra i libretti di Rospigliosi per il melodramma e le iconografie dei celebri dipinti Il Ballo della vita umana, La Verità scoperta dal tempo e i Pastori d’Arcadia, citati da Bellori, si tesse una rete di rimandi legata ad una visione filosofica, morale ed edificante del fare artistico. Ai contenuti stoici della pittura di Poussin guardò anche Salvator Rosa, che condivise con il normanno il connubio tra pittura, letteratura e teatro, oltre alla conoscenza di Rospigliosi. Lo studio accurato di questi scritti per il teatro e di testi inediti rospigliosiani permette un approccio di carattere interdisciplinare nell’interpretazione storico artistica.

Informazioni aggiuntive

Numero

146/148