Il pittore e le reliquie. Giovanni Angelo Santini e la Roma sotterranea nel primo Seicento

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Descrizione

Storia dell’Arte 133, Ottobre -Novembre-Dicembre 2012

Massimiliano Ghilardi

Il pittore e le reliquie. Giovanni Angelo Santini e la Roma sotterranea nel primo Seicento

Un numero cospicuo di documenti inediti permettono all’autore di rivalutare l’operato del pittore Giovanni Angelo Santini, detto il Toccafondo, uno dei copisti dei quali si servì Antonio Bosio per riprodurre le immagini conservate nelle catacombe romane da incidere nella sua opera, poi pubblicata postuma, Roma sotterranea. Grazie a nuove e concrete ipotesi l’autore ricostruisce le cause effettive che spinsero il Bosio a sostituire il Toccafondo con un secondo pittore, il senese Santi Avanzino, che subentrò nel momento in cui il Santini, condannato per aver trafugato illegalmente resti ossei dagli antichi cimiteri romani, venne costretto a lasciare Roma.

 

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Numero

133