Il significato dell’«Antiope» di Tiziano

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Descrizione

Storia dell’arte  [22] | Settembre – Dicembre 1974

Augusto Gentili

Il significato dell’«Antiope» di Tiziano

 

Se non fosse largamente sintomatica di un generale scadimento della critica nella falsa obiettività delle idee dominanti, e dunque nel rifiuto dell’interpretazione storica, avrebbe davvero dell’incredibile la limitazione degli studi su Tiziano al livello dell’analisi formalistica e formalizzante: trattandosi, proprio nel suo caso, di una poetica che raggiunge il massimo di densità contenutistica riscontrabile nella produzione di immagini dell’umanesimo italiano.
In tale situazione, non può stupire nemmeno il carattere frammentario di rari e solitari tentativi di approfondimento almeno iconografico, come gli studi tizianeschi di Erwin Panofsky, pubblicati in un volume postumo. Mentre resta tuttora da verificare il livello iconologico, soprattutto per quel che riguarda le due fasi più problematiche dell’artista: quella giovanile in tempi recenti forzatamente gonfiata con l’attribuzione delle cose più disparate provenienti dall’ambito di un giorgionismo tanto interessante, quanto irrevocabilmente anonimo — e quella tarda, caratterizzata da un’interpretazione critica del mito di cui è sempre mancata la problematizzazione storica.

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Numero

22

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22