Le antinomie di Simone Cantarini

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Descrizione

Storia dell’Arte 120, Maggio – Agosto 2008

Massimo Pulini

Le antinomie di Simone Cantarini

Lo studioso ci presenta una straordinaria carrellata di opere gemelle di Simone Cantarini, ovvero dipinti dove lo stesso soggetto offre due opposte redazioni, l’una diurna, «imbevuta di sole», l’altra notturna, «macerata d’ombra». Antinomie che svelano il carattere di Simone, umoretico e insofferente, diviso tra la sincera ammirazione per Guido, il maestro dalla pittura armoniosa e solare e i suoi più istintivi impulsi verso una visione drammatica e cupa. I disegni dell’artista ritrovati in vari Musei, dal Metropolitan di New York a quello di Rio De Janeiro o di Dijon, da quello di Palazzo Rosso alle Accademie veneziane, sempre attribuiti ad altri, guidano lo studioso al ritrovamento di dipinti inediti perché conservati in Musei con altra attribuzione o inediti del tutto perché riemersi nel mercato o scoperti in collezioni private. Di particolare interesse la tavoletta conservata nel Museo di Saragozza con l’attribuzione a Goya o ad altre nel Museo di Besançon o quello di Bremen attribuiti ad altri artisti. Lo studioso ci restituisce così il catalogo di una trentina di opere del pittore più estroso, moderno e complesso del Seicento emiliano.

 

Informazioni aggiuntive

Numero

120