Venere effimera e Venere perenne   I – Botticelli, Bronzino, Rubens, Piero di Cosimo, Lotto

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Descrizione

Storia dell’Arte 108, Maggio – Agosto 2004

Maurizio Calvesi

Venere effimera e Venere perenne
I – Botticelli, Bronzino, Rubens, Piero di Cosimo, Lotto

Riconducibili l’uno all’altro, i grandi temi del Rinascimento si incrociano in una logica coerente; attraversano tutta l’area della nuova cultura con variazioni e scarti dialettici, ma calcando pur sempre quel loro nucleo, intorno a cui si aggrega il senso stesso della vita. Fortuna (il grande contenitore), Bellezza (il valore), Amore (la forza motrice, o catalitica) sono tra i fonda- mentali e fioriscono nelle conversazioni delle corti. L’incertezza delle umane vicende, la brevità degli anni giovanili e la centralità ma anche fugacità della bellezza, rilanciano il bisogno di un punto di riferimento al di là del transeunte e della stessa morale (il tema antagonista della Virtù), o fede religiosa; l’Amore, che si appunta alla bellezza ma si eterna nell’ideale, è il raccordo basilare tra l’attimo e la durata: in esso come nell’arte si eterna a sua volta la bellezza.
La seconda parte di questo studio – Maurizio, Venere effimera e Venere perenne
II – Francesco Colonna verso la cultura fiorentina (e una troppo maldestra “traduzione”)
è pubblicata in “Storia dell’arte”, numero 109, Settembre – Dicembre 2004.

Informazioni aggiuntive

Numero

108