Vita, opere e cattive compagnie di Tommaso Dovini detto il Caravaggino

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Descrizione

Storia dell’Arte 106, Settembre – Dicembre 2003

Antonio Vannugli

Vita, opere e cattive compagnie di Tommaso Dovini detto il Caravaggino

Allorché Antonino Bertolotti, nel corso delle sue scorribande d’archivio che tra l’ottavo e il nono decennio del secolo scorso lo portarono a divulgare tanta mole di documenti sugli artisti vissuti o passati per Roma dall’inizio del Rinascimento al tramonto dell’età barocca, si imbatté nel procedimento giudiziario intentato nel 1635 su denuncia del poco raccomandabile pittore Giovan Battista Greppi detto Tittarella, romano di padre genovese, contro il suo collega Tommaso detto il Caravaggino, anch’egli romano ma figlio di Marco coronaro veneziano, lesse e trascrisse quella che a prima vista gli era sembrata la corretta forma del suo cognome, cioè “Donino” o “Donnino”. Evidentemente l’ottocentesco ricercatore d’archivio non si era ancora accorto che l’artista in questione era lo stesso a cui Giovanni Baglione aveva dedicato una delle sue Vite, tramandandone però il cognome – seguito dalle guide sei-settecentesche e da Luigi Lanzi – come “Luini”.

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Numero

106