Il ritratto del cardinal Giacomo Savelli: Scipione Pulzone e i della Genga

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Descrizione

Storia dell’arte [150] Nuova Serie 2018|2

Francesco Spina

Il ritratto del cardinal Giacomo Savelli: Scipione Pulzone e i della Genga

Il contributo si basa su un ritrovamento documentario. Un inedito inventario di scritture trovate in casa del cardinal Iñigo Avalos de Aragona e redatto a seguito della morte del conte Niccolò della Genga, oggi conservato presso l’Archivio di Stato di Roma. Nell’inventario si fa riferimento ad una quietanza, datata 25 gennaio 1589, per il pagamento del Ritratto del cardinal Savelli di Scipione Pulzone, conservato presso la Galleria Corsini ed esistente in copia autografa, dipinta su rame, presso la National Gallery di Londra. L’opera è pagata da Niccolò della Genga al Pulzone scudi 50 d’oro in oro. Questo ha permesso allo scrivente di chiarire i dubbi persistenti circa il soggetto, la cronologia e la commissione dell’opera. Niccolò della Genga infatti fu al servizio del cardinal Giacomo Savelli assieme al fratello Prospero ed è probabile che il ritratto fosse richiesto al Gaetano poco prima della morte del cardinale (5 dicembre 1587). Una ricognizione nella storia critica permette infine di avvalorare o smentire le tesi scaturite dal dibattito intorno al dipinto. L’articolo si completa ricostruendo la figura del della Genga e chiarendone i legami con la famiglia Savelli.

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Numero

150