Salvator Rosa (1615-1673), nuovi documenti e riflessioni sul primo periodo romano e su quello fiorentino

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Descrizione

Storia dell’Arte 120, Maggio – Agosto 2008

Caterina Volpi 

Salvator Rosa (1615-1673), nuovi documenti e riflessioni sul primo periodo romano e su quello fiorentino

La grande mostra dedicata a Salvator Rosa il giugno scorso a Napoli offre all’autrice lo spunto per un generale riordino dal catalogo dell’artista con particolare riguardo alla cronologia dei dipinti a cavallo tra il sesto e settimo decennio del Seicento. Considerazioni stilistiche si incrociano agli aspetti culturali di natura filosofica e morale che la pittura del Rosa assume nelle varie fasi del suo percorso: dagli esordi napoletani sotto l’incisiva influenza del Ribeira, al periodo di militanza fiorentino «nella selva dei filosofi» dell’Accademia dei Percossi, alla svolta preromantica veneziana e infine a quella austera e classicheggiante del periodo romano non immune da frequenti incursioni nel pittoresco e nel sublime. In appendice la studiosa produce una serie di documenti inediti e di grande rilievo: dall’inventario dei beni dell’artista, ad una serie di lettere di eminenti figure di letterati e sodali dell’Accademia dei Percossi relative all’Accademia stessa.

 

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Numero

120